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Informazioni, storia e curiosità sui dintorni di Pavia Nord

Bornasco tra storia e natura

Bornasco prende il suo nome dalla parola latina “borna” che significa “limite.” Da questa zona provengono moltissimi reperti archeologici di epoca romana.

Il luogo più antico del territorio è Settimo, a circa un chilometro dalla nostra sede di Via Trento. Questo luogo meraviglioso, completamente circondato da campi di riso e mais, si raggiunge facilmente a piedi percorrendo una stretta strada asfaltata che si presta particolarmente a lunghe passeggiate dovuto al limitato traffico veicolare. Se si percorre questo cammino presto al mattino, si possono facilmente scorgere cicogne, aironi cinerini, ibis, gallinelle di fiume, nutrie, leprotti, e moltissimi altri animali che generalmente scappano alla vista dell’uomo. Si scorgono anche gli antichissimi mulini che sfruttavano l’energia delle acque sorgive della zona. Esistono, infatti, proprio a Settimo, varie rogge, roggioni e polloni di acqua sorgiva, come quello nella frazione di Corbesate, dove nasce il fiume Olona—unico fiume che percorre l’intera provincia di Pavia dalla Roggia Olonetta e dal Roggione per poi sfociare nel fiume Po. Le sue acque vengono canalizzate da centinaia di anni per coltivare le immense distese di risaie e campi di mais che caratterizzano la zona.

Settimo fu chiamato cosi in epoca romana per trovarsi al settimo miglio da Pavia sulla strada per Milano. E, oltre alla bellissima natura che offre, è anche casa di un bellissimo castello del XIV secolo che fu venduto al Duca di Milano Gian Galeazzo Visconti per 18,000 fiorini. Altro proprietario fu Pietro Sacco Commeno, nominato Conte di Settimo da Maria Teresa d’Austria nel 1769. E’ ora sede di una azienda agricola che produce latte e riso.

Sulla riva sinistra dell’Olona, a Misano, l’antico oratorio fu ricostruito nel 1500 dai conti Torelli. In centro al paese, dove vivono meno di 3000 persone, la chiesa parrocchiale e’ dedicata a Santa Maria Assunta. La sua statua si erige all’interno di una bellissima grotta costruita all’esterno della chiesa, che risale nella sua forma attuale al 1604. I sedili del coro della chiesa provengono dalla Chiesa di Santa Croce di Pavia, ora soppressa, secondo il sito del Comune di Bornasco.

La storia del nostro piccolo paesino a circa 14 chilometri da Pavia fu segnato nel 1945 da un triste ricordo, l’uccisione di sei partigiani Genovesi poche ore prima della loro liberazione. Ma la cosa positiva di questa vicenda, oltre alla liberazione, è il grande amore con cui i residenti del luogo, i parroci, i locandieri, hanno accudito e soccorso i feriti, nonostante i pericoli posti dai continui bombardamenti.

Se per caso non ti bastasse la bellezza della quiete di Bornasco, a volte la mattina presto o la sera tardi l’unico suono che si sente è il gracidio incessante delle rane.

Oasi di Sant’Alessio

Cicogna Oasi di Sant'Alessio PaviaLa ricchissima fauna che abita le nostre campagne si è arricchita enormemente grazie agli sforzi di preservazione ambientali di questo parco di 10 ettari adibito ad oasi naturistica nel vicinissimo comune di Sant’Alessio con Vialone.

Il parco si snoda attorno al Castello medievale di Sant’Alessio (X-XIV sec.). Nel parco si possono osservare da vicino innumerevoli animali selvatici tenuti in cattività. Bellissimo luogo se da Bornasco vuoi fare una piccola escursione in bicicletta di mezz’oretta circa.

L’oasi ha ricevuto moltissimi riconoscimenti per la ripopolazione di specie selvatiche in via di estinzione ed il parco va bene anche per i più piccoli.

Certosa di Pavia

Chi ha un auto e vuole visitare la Certosa di Pavia, allora può pregustare il profumo ed il sapore del miele ai i mirtilli, il miele con le nocciole, o gli effetti terapeutici dei potentissimi rimedi salutari preparati dai frati che abitano questo bellissimo centro spirituale. Una ricchezza di etnie incredibile ed una fonte di vera spiritualità in questo monastero-cattedrale. Puoi visitare le piccole celle dove ancora oggi vivono i frati in totale austerità nella loro vita dedita alla preghiera. Costruita in soli 50 anni per volere del signore di Milano Gian Galeazzo Visconti alla fine del XIV, fu originariamente affidato alla comunità certosina, poi a quella benedettina e cistercense. Dopo l’unificazione del regno di Italia fu dichiarata nel 1866 monumento nazionale.